Il prestito digitale è ancora in fase embrionale, ma la sua crescita esponenziale nell’ultimo triennio fa ben sperare per un futuro florido in questo settore
Nell’epoca della globalizzazione, spopolano anche nel mondo dell’editoria nostrana i termini anglosassoni di ebook, eReader, tablet e così via. Ma ce n’è uno il cui significato è poco chiaro: cerchiamo di capirci qualcosa di più. Stiamo parlando del digital lending, ovvero del prestito digitale.
Con l’ultima fatica di Dan Brown, “Inferno”, le vendite in digitale hanno finalmente superato, e anche nettamente, quelle in brossura
Ci voleva Dan Brown perché, anche in Italia, si verificasse quello che ormai è routine nel resto del mondo: l’ebook, in fatto di vendite, per la prima volta, ha superato (e di gran lunga) il suo dirimpettaio cartaceo. È accaduto, appunto, con l’ultima pubblicazione del famoso scrittore americano “Inferno”, la cui versione digitale ha sbaragliato quella in brossura, facendo affermare a tutti gli studiosi e gli esperti del settore che ormai, anche in Italia, la rivoluzione digitale ha avuto la meglio. Sarà vero?
Secondo studi americani memorizzare quanto scritto su un dispositivo digitale è più difficile che farlo leggendo su carta stampata. Ma non tutti gli studiosi concordano
In un recente articolo apparso sul “Time”, dal titolo Gli ebook rendono più difficile ricordare ciò che abbiamo letto, sembra affermarsi l’opinione che chi legge ebook poi ricordi con maggiore difficoltà i nomi dei personaggi, la trama e altre informazioni contenute nel testo.
“Mi piacciono moltissimo i libri usati che si aprono alla pagina che l'ignoto proprietario precedente apriva più spesso” (Helene Hanff). Quest’affermazione romantica rischia di diventare nostalgica in tempi di e-book. L’editoria digitale sta assimilando infatti tutte le caratteristiche dell’editoria tradizionale, in una forma meno concreta e per nulla cartacea. L’ultima frontiera della letteratura 2.0 sembra si proietta verso l’usato digitale, con la lotta a colpi di brevetto per la conquista del mercato degli e-book usati.
Nel gigante asiatico si preferisce la lettura da smartphone e cellulari, che sono sempre più mini. E così anche i romanzi diventano “mini”
In un fantascientifico e visionario ebook del 2011 (dal titolo “Il nano-mondo che verrà”), pubblicazione curata dalla casa editrice Il Mulino, il docente di Sociologia e Ricerca Sociale all’università di Padova, il professore Federico Neresini, esponeva a grandi linee le trasformazioni “in piccolo” del mondo che verrà.
Un tempo sapevamo che la lezione del giorno andava da pagina cento a pagina centoventi: bastava studiare quei venti fogli in bianco e nero e la lezione era tutta lì, chiusa nello spazio della pubblicazione del libro. Nel bene e nel male sapevi che quella simpaticona della Prof non sarebbe andata oltre.
Ma il vento del cambiamento gonfia le vele dell’istruzione. Il decreto firmato da ministro Profumo parla chiaro: per l’anno 2014-2015 solo manuali in versione digitale o mista.
In fase di sperimentazione tecnologie che permettono di amalgamare due mondi finora semplicemente contrapposti. Ecco cosa c’è da aspettarsi nel futuro dell’editoria
Le vendite degli ebook spopolano, quelle dei libri cartacei calano. Eppure la tendenza d’oltreoceano è quella di trovare un’alternativa al nuovo “immateriale” digitale e all’antico “tangibile” cartaceo. Sono sempre più, infatti, le aziende e le case editrici che stanno sperimentando dei punti di incontro tra i due mondi, perché, come si sa, si riesca a superare una dicotomia che fa più male che bene alla letteratura, al libro in generale e al mercato delle case editrici.
Proliferano da anni le pubblicazioni digitali di politici e giornalisti, ma con le recenti elezioni il connubio è diventato ancora più stretto.
Il mondo cambia, evolve, progredisce, guarda avanti. Ai libri si sostituiscono gli ebook, alle relazioni i social network, alle fotografie i video, alle radio i lettori mp3 o mp4. A tutto questo la politica italiana, che sembra sempre più un mondo a parte rispetto al resto della nazione, ha sempre strizzato un occhio, se non tutti e due… ma non sempre nel modo “corretto”.
La digitalizzazione è diventata la parola chiave anche e soprattutto nel mondo dell’editoria. È sempre più frequente guardarsi intorno e vedere quanto gli ebook si siano diffusi e abbiano sostituito i libri tradizionali cartacei al parco, sull’autobus, alla fermata della metro, in sala d’attesa, in tutti i luoghi in cui si è sempre colto qualcuno intento a leggere il famoso “tascabile”, il best-seller del momento in versione pocket, o il libro appena uscito dell’autore che amiamo e che non possiamo smettere di gustare,nemmeno quando siamo fuori casa.
Hanno fatto il loro ingresso sulla scena solo pochi anni fa e sembrava dovessero diventarne i protagonisti assoluti. Sono gli ebook, i libri elettronici, che in poco tempo hanno conquistato numerosi lettori. A distanza di qualche anno, però, vediamo se hanno davvero avuto la meglio sul vecchio e caro libro cartaceo e se hanno convinto i lettori ad abbandonare le consolidate tradizioni di lettura.
Che gli ebook stiano conquistando una fetta sempre più grande del mercato editoriale è ormai una certezza. A testimoniarlo i numeri delle vendite dei libri online che, anno dopo anno, fanno registrare un incremento, in alcuni casi anche considerevole. In cima alla classifica dei paesi in cui i libri elettronici hanno avuto, e continuano ad avere, un grande successo non possono che esserci gli Stati Uniti.
In sperimentazione a Roma il primo tablet a favore dei bambini dislessici, appositamente studiato per l’apprendimento e la scuola
Arriva nelle scuole Edi Touch, il primo tablet ideato e realizzato per l’apprendimento dei bambini dislessici. Edi Touch è in fase di sperimentazione a Roma, in sette scuole primarie della capitale, ed è a disposizione di 230 bambini e delle loro famiglie in comodato d’uso per 18 mesi.
10mila volumi e oltre 100 postazioni per poter accedere agli e-book. Nella biblioteca dei libri digitali non ci sarà spazio per la carta.
Nascerà a San Antonio, in Texas, entro la fine dell’anno e sarà la prima biblioteca pubblica senza… libri. Già, la BiblioTech, infatti, sarà la prima biblioteca digitale in cui il cartaceo sarà completamente sostituto dagli ebook. L’unica carta sarà, eventualmente, quella che fuoriuscirà dalle stampanti quando ci sarà il bisogno di portare a casa qualche appunto.